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Omesse dichiarazioni, gara ko

Di seguito l’articolo a firma di Giuseppe Alessandri, pubblicato da Italia Oggi, a tema di incomplete o reticenti dichiarazioni su illeciti professionali in ambito di gare d’appalto nella P.A.. L’approfondimento riguarda una sentenza del TAR Puglia, su un ricorso patrocinato da Francesco Follieri, che va a modificare un orientamento giurisprudenziale consolidato.

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ILLECITI PROFESSIONALI / Il Tar Puglia modifica un orientamento consolidato
La reticenza è causa di revocazione dell’aggiudicazione

Le incomplete o reticenti dichiarazioni relative ad eventuali illeciti professionali richieste dal codice degli appalti tra i requisiti generali per la partecipazione alle gare costituiscono possibile causa di revoca dell’aggiudicazione.
Lo ha deciso il Tar Puglia con la sentenza della Sezione III 13 agosto 2019, n. 1144 che ha accolto il ricorso (patrocinatore l’avv. Francesco Follieri), modificando un orientamento precedentemente consolidato sulla rilevanza delle omesse dichiarazioni di illeciti professionali non risultanti dal casellario Anac.
Nel caso di specie, una ditta classificatasi seconda nella graduatoria ha presentato ricorso al tar contro l’aggiudicazione della vincitrice evidenziando, a seguito dell’accesso agli atti, l’omissione di una serie di dichiarazioni che avrebbero dovuto essere esposte alla stazione appaltante, in osservanza dell’art. 80, comma 5, lettera c) del Dlgs 50/2016, ai sensi del quale va disposta l’esclusione dalla gara “qualora la stazione appaltante dimostri con mezzi adeguati che l’operatore economico si è reso colpevole di gravi illeciti professionali, tali da rendere dubbia la sia integrità o affidabilità”.

L’articolo completo è disponibile qui.

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